Energia elettrica guida alla scelta fornitore

Pubblicità televisive, telefonate a tutte le ore, offerte e sconti imperdibili, le società che gestiscono le forniture dell’nergia ce la mettono davvero tutta per farci cambiare, ma conviene davvero? e in quali casi?

I recenti aumenti a doppia cifra di questi ultimi mesi spingono a cercare alternative, ma la scelta non è così semplice, da quando nel lontano 2003 si è aperto il libero mercato dell’energia e del gas, le offerte si sono moltiplicate così come i portali che fanno i confronti delle tariffe, promettendo risparmi molto consistenti.
Ma non sempre è davvero così.

Con questa guida darò gli strumenti per decidere in autonomia se cambiare gestore e quali tipologie di offerte preferire durante la scelta, tenendo presente che il prezzo è passato in pochi mesi da circa 6 centesimi al KWh a 29! ed è un costo che incide sempre più sul bilancio domestico, che per una famiglia di due persone incide per almeno 500/600 euro l’anno che salgono a 700/800 euro per 4 persone, ma questi erano valori prima dei rincari del 2022.

Sei ancora nel Mercato tutelato? non avere fretta di cambiare

Da molti anni le società che vendono energia ci ripetono che abbandonando il mercato tutelato dallo Stato e con i prezzi stabiliti dall’autorità per l’energia (Arera) potremo risparmiare anche centinaia di euro, ma è davvero così?
Ancora oggi dopo molti anni molte utenze luce sono ancora nel mercato tutelato, il termine ultimo per farlo terminare è stato più volte rinviato e ad oggi è stato fissato al gennaio 2022 2024.

Nel mercato libero il prezzo di luce e gas è deciso dal Regolatore solo per quel che riguarda i costi di trasporto, distribuzione e oneri di sistema, mentre la tariffa della componente energia in costo al Kwh è scelta dal gestore e dovrebbe essere l’unica cosa a cambiare, ma non sempre è così.

C’è però una sorpresa, come scoprirai leggendo,
Diverse delle offerte esistenti sono più costose rispetto al mercato tutelato!!!

Gli errori più comuni da evitare

  • MAI aderire a una proposta telefonica senza aver letto il contratto
  • MAI decidere d’impulso perchè ci vengono prospettati sconti
  • Attenzione ai contratti che prevedono consumi fissi minimi soprattutto se si consuma poco
  • Per scegliere partire dalla conoscenza dei proprio consumi annuali e da quanto si paga il KW/h
  • Attenzione ai costi fissi “nascosti” e a quelli di commercializzazione

Come confrontare TUTTE le offerte

Su Internet in questi ultimi anni sono nati molti portali di comprarazione e scelta delle offerte come: facile.it, segugio.it, sostariffe.it, comparasemplice.it e moltissimi altri che cercano di farsi conoscere a suon di pubblicità, il motivo degli investimenti è semplice: nel caso si cambiasse gestore delle utenze tramite questi portali, di solito prenderanno una generosa commissione.

L’Arera, l’autorità per l’energia mette a disposizione un comparatore che raccoglie quasi tutte le offerte, che sono dell’ordine di svariate centinaia, lo trovi a questo indirizzo.
L’utilizzo è semplice scegli luce o gas (o entrambe) e il tuo Cap per iniziare:

Premendo inizia ora andremo nella pagina successiva dove dovremo inserire se vogliamo il prezzo fisso o quello variabile, se è una casa e se si è residenti, perchè nel caso di seconde case il costo sarà superiore, perchè gravato da alcuni costi fissi più elevati.

Premiamo sul pulsante Avanti e nell’ultima schermata dovremo inserire alcune scelte soggettive: la potenza richiesta (generalmente 3Kw) se optare per una fascia unica o bioraria, se conosci il consumo annuo in KWh che trovi in bolletta ti consiglio di inserirlo per maggior precisione.
Sono presenti poi altri criteri di selezione, l’unica interessante è la Categoria di offerta che screma tra Mercato libero, servizio di tutela e offerte Placet che come vedremo più sotto sono simili a quelle del mercato statale.
Quando siamo soddisfatti premiamo il pulsante Confronta, e nella schermata finale verà riassunta la nostra ricerca, al primo posto c’è il consumo stimato con il servizio di tutela che in un anno è passato a una stima di 342 euro di spesa a 604, per un consumo di 1600 Kwh annui

Scorrendo in basso la prima offerta dovrebbe essere la più conveniente, e mostra quanto si risparmia davvero rispetto al mercato tutelato, la prima sorpresa è che quasi tutte le offerte più convenienti sono di società “sconosciute” o poco note, la seconda è che sulle 260 offerte trovate solo una parte sono davvero più convenienti delle tariffe stabilite dall’authority!

Un’altra cosa da notare è che queste offerte più convenienti con gestori come Eon, Invent, Spigas, Yada energia che di solito non sono presenti sui più diffusi comparatori di prezzo… come mai?
Perchè quasi tutti i comparatori lavorano con dei partner che pagano di solito delle commissioni se gli utenti aderiranno alle loro offerte.

Attenzione ai costi fissi “nascosti”

Oltre ai vari portali per il confronto delle offerte, possiamo vedere in dettaglio le offerte direttamente sui siti Internet dei vari gestori come Enel, Eni, Edison ecc.
Di solito le offerte propongono un prezzo della componente energia variabile leggermente inferiore a quello attuale definito dall’authority promettendo quindi risparmi, ma allora perchè spesso il prezzo finale è invece spesso più elevato?
Perchè in diverse tipologie di offerte vengono aggiunti dei costi diversi come ad esempio costi di commercializzazione fissi che possono incidere in maniera significativa sui costi annual.

Prima di aderire a nuovi contratti è bene valutarli nella loro globalità e leggere le condizioni generali di contratto e se presente la scheda di confrontabilità.
In questo esempio un famoso gestore (che ho oscurato) confronta i costi con il servizio di maggior tutela a seconda delle fasce di consumo da 1500 kwh annui fino a 6000kw quelle più diffuse:

Come vediamo sono tutte più costose rispetto al mercato tutelato

In questo caso ci sono costi di commercializzazione di ben 90 euro l’anno, che possono incidere parecchio soprattutto su famiglie che hanno consumi ridotti:

Le tipologie di offerte: fisse, variabili e placet

Le offerte sia per la luce che per il gas sono principalmente di 3 tipi:

  • A prezzo fisso
  • A prezzo variabile
  • Placet

Il prezzo fisso è la tipologia maggiormente proposta dai gestori, ad esempio 6 centesimi al Kwh per l’energia e viene di solito mantenuto per 1/2 anni prima di essere rinnovato, può essere interessante solo se si prevedono aumenti frequenti.

Il prezzo variabile segue invece gli aggiornamenti trimestrali della componente energia e propone uno sconto (ma occorre valutarlo) rispetto alle tariffe statali.
Le offerte Placet (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela), sono state create a partire dal marzo 2018 e sono invece molto simili a quelle del mercato tutelato, perchè hanno una serie di condizioni stabilite dall’Arera.
Di solito i gestori non hanno particolare interesse a proporle, ma sono obbligati ad averle disponibili.

Meglio il prezzo Fisso o il variabile?

A prima vista per ripararsi dagli aumenti improvvisi sembrebbe più prudente scegliere una formula fissa, ma è davvero così semplice? innanzitutto non sempre il costo dell’energia cresce, ma ha un andamento stagionale con alti e bassi (anche se nel lungo periodo di solito aumentano) e gli operatori quasi sempre si riservano la possibilità di modificare unilateralmente il contratto in qualunque momento… con l’unica regola di un certo preavviso di solito tre mesi.
Anzi in periodi di prezzi elevati come l’attuale i gestori potrebbero avere convenienza ad offrire il prezzo fisso, considerando che spesso in estate scende.
Personalmente preferisco avere uno sconto fisso in % sul prezzo variabile determinato dal mercato, anche perchè non sempre i prezzi salgono.

Quanto consumo in un anno? posso risparmiare energia?

Questo è un dettaglio che possiamo vedere in bolletta, di solito troviamo il consumo annuale stimanto in KWh, ma è tanto o poco? per orientarci possiamo valutare i consumi medi delle famiglie italiane:

  • 1 persona 1400-1700 kwh
  • 2 persone 2700-3300 kwh
  • 4 persone 3600

Se siamo sopra questi valori la cosa migliore, prima ancora di cambiare gestore è cercare di abbassare i consumi sostituendo lampadine, televisioni e elettrodomestici troppo energivori preferendo quelli in classe A e spegnendo gli stand-by almeno di notte. Questo capitolo sarà trattato in una futura guida apposita.

Occhio agli sconti: occorre valutarli nel lungo periodo

Gli sconti possono essere di tre tipi:

  • Sconto sul Prezzo di Tutela stabilito da Arera
  • Sconto Una tantum – viene applicato una sola volta nel corso del primo periodo della fornitura
  • Sconto qualsiasi – categoria comprensiva di tutti gli sconti sopraelencati.

I più interessanti sono ovviamente gli sconti duraturi sui prezzi ufficiali e non quelli a termine.
Infatti se su un qualsiasi comparatore adocchiamo un risparmio rispetto al mercato tutelato o all’attuale fornitore dobbiamo valutare quanto durerà il prezzo fisso proposto, oppure lo sconto variabile.

Domande frequenti

Quando finirà il mercato tutelato?

Quanto incide la componente variabile (energia) sui costi in bolletta?

Quando cambiano le tariffe di energia?

Quanto costa cambiare gestore?

Cos’è l’Arera?



Perchè il portale offerte mi segnala che un’offerta è più costosa del previsto, anche se il costo della materia prima è più basso?

Nel gennaio 2024, ma ci sono guà stati molti rinvii in passato
Circa il 50/60%

Ogni trimestre i prezzi della componente energia vengono aggiornati dall’authority
Il passaggio tra gestori nel mercato libero non ha costi particolari
è l’Autorità pubblica di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che opera nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale e di altri servizi

Perchè sul costo totale potrebbero incidere canoni mensili, costi promozionali e di altro tipo

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